Le storie del passato, segnato dal sanguinoso fronte isontino in numerosi musei all'aperto, monumenti e cimiteri, descrivono la particolarità della zona incredibilmente bella della Valle dell'Isonzo durante la Prima guerra mondiale. Il Sentiero della Pace, che nel complesso è lungo 230 km, passa in parte in territorio sloveno e in parte in quello italiano.
Il sentiero, che collega il retaggio della Prima guerra mondiale dalle Alpi all'Adriatico è iscritto alla lista per la candidatura per il patrimonio UNESCO.
I viaggiatori che cammineranno lungo il Sentiero della Pace, dove 100mila giovani ragazzi di diverse nazionalità lasciarono la loro giovinezza, i loro sogni e le loro vite non vissuti, si ricordino dell'immensa sofferenza e delle grida degli agonizzanti. Che vi pervada la gratitudine per la pace e per la bellezza della verde Valle dell'Isonzo, che durante la prima guerra mondiale è stata deturpata da forti esplosioni e dal tuono delle armi.
Il Sentiero della Pace nella Valle dell'Isonzo – da Log pod Mangartom fino al Mengore
Il Sentiero della Pace nella Valle dell'Isonzo inizia presso l'ingesso al pozzo minerario Štoln a Log pod Mangartom (Bretto) e finisce a Mengore. Oltre agli interessanti resti militari, ai monumenti e alle bellezze naturali, il Sentiero collega sei musei all'aperto: quelli di Ravelnik e Čelo presso Bovec (Plezzo), Zaprikraj sopra Kobarid, Kolovrat, Mrzli vrh e Mengore sopra Tolmin.
Il Sentiero della Pace delle Alpi all'Adriatico è segnalato da cartelli informativi e paletti con marcatura identificativa. Potete visitare le attrattive a piedi, in alcuni tratti è possibile anche l'escursione in bici.
Percorrete il Sentiero della Pace sotto la vostra responsabilità. Si consiglia di incamminarsi con un'adeguata attrezzatura e allenati, meglio se accompagnati da una guida della Fondazione Il Sentiero della Pace del Posočje (alto Isonzo). Portate con voi anche una torcia e il libretto Sentiero della Pace – guida al fronte isontino nel Posočje superiore (alto Isonzo).
Il sentiero della pace dalle alpi all’adriatico, guida lungo il fronte isontino >